21 dicembre 2008

(tratto da Liberation of Italy 1943-1947

Devo fare un richiamo ad alcuni ex-commilitoni che nel corso dei sessant'anni dalla fine della guerra hanno dato vita a una campagna di denigrazione verso la figura del Comandante Borghese basata su una presunta simpatia , anzi "collaborazione" con
il mondo occidentale, ricavandone privilegi...A parte il principio che ogni combattente della RSI, terminata la guerra, pago di aver partecipato alla battaglia per l'ONORE D'ITALIA era libero di fare le sue scelte politiche (non dimenticando che uno dei più valorosi decumani, Piero Vivarelli, è l'unico italiano iscritto al Partito Comunista Cubano e per questo non me lo sento meno commilitone...) più consone alla sua persona; nel caso del Comandante Borghese...quante fantasie si sono scritte! Il Comandante Borghese è forse l'unico militare italiano che ha subito le più dure, umilianti persecuzioni morali e materiali durante la sua prigionia nelle mani degli alleati. Altro che simpatizzante del mondo anglosassone!! Quanto segue è solo una parte di quanto è stato pubblicato ijn Inghilterra su questo argomento.
il repubblichino

(tratto da Liberation of Italy 1943-1947
by Luigi Villari, jur.d)
L’intrepido comandante della marina, Principe Valerio Borghese, ebbe un’esperienza in un campo di prigionia inglese che vale la pena di mensionare. Alla sua resa agli alleati, fu convogliato in un campo speciale a Cinecittà vicino Roma, sotto la sorveglianza dei servizi segreti inglesi e riservato ai cosiddetti “ criminali di guerra “, italiani e tedeschi. I prigionieri li erano trattati molto peggio che in altri campi; erano deliberatamente affamati, impediti di avere alcuna corrispondenza con le loro famiglie, le quali nemmeno sapevano dove essi erano ne’ se erano morti o ancora in vita, ad essi veniva inoltre negata qualsiasi assistenza religiosa o visite dei membri della Croce Rossa Internazionale. Nessuna distinzione veniva fatta tra ufficiali e truppa ed anche gli ufficiali di alto rango dovevano eseguire i più duri ed umilianti compiti – lo stesso Borghese spesso dovette portare via i buioli per tre chilometri sotto al sole cocente.

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