14 maggio 2009

Fine caso Gallitto

"[…] Gallitto Bartolo, agente nemico, 17 aprile 1945 […] Gallitto Bartolo, di Enrico e di Marano Carmela, nato il 1° agosto 1921 a Floridia (Siracusa), dottore in Legge, ex NP, residente in via Saverio Correra n. 70, Napoli, e in via Garibaldi 112, Floridia. […] Nell'ottobre del 1943 (Roma è già stata occupata dai tedeschi, nda), in piazza Colonna, il soggetto è in compagnia del tenente Ceccacci Rodolfo. Qui, i due incontrano il comandante Junio Valerio Borghese che, riconosciutili, li invita ad arruolarsi negli NP che si stanno ricostituendo (in piazza Colonna, nella Roma occupata dai nazisti, opera anche il gruppo "Sabotatori - Attentatori" di Tommaso David, in collaborazione con August Ludwig, alias 'Brentano' dell'SD tedesco, nda). I due accettano e il giorno dopo si presentano al ministero della Marina, dove incontrano il capitano Buttazzoni e il tenente Anassagora Serri. Assieme a Ceccacci, il soggetto si reca allora a La Spezia. […] Nei primi giorni del 1944, il soggetto incontra il maggiore tedesco Von Thunn, ufficiale di collegamento tra i tedeschi e le squadre speciali italiane. […] Gli uomini di queste squadre sono addestrati all'uso degli esplosivi con l'obiettivo di distruggere strade, ferrovie e fortificazioni nell'Italia liberata. […] Dopo la liberazione di Roma, il soggetto e Locatelli Gino raggiungono Napoli con mezzi di fortuna e si sistemano a casa del soggetto. […] Nell'agosto 1944, il soggetto si mette in viaggio per la Sicilia e arriva a Floridia (Siracusa) circa dieci giorni dopo. […] Nello stesso periodo, in città, il soggetto incontra il siracusano Fontana, ex membro degli NP, che il soggetto aveva conosciuto a Tarquinia. A detta del soggetto, il Fontana aveva disertato e si era nascosto a Floridia. […] All'inizio di settembre 1944, il soggetto torna a Napoli. […] Sulla via del ritorno, il soggetto incontra l'ex milite del battaglione San Marco Antonio Misiani, un calabrese che pochi giorni dopo arriverà a Napoli. […] Un giorno, in piazza Amedeo, a Napoli, Antonio Picenna (un neofascista amico di Gallitto, nda) presenta al soggetto Ioele Rosario ('Enotrio'), che inizia ad illustrare il movimento politico neofascista che intende organizzare al sud. […] Il soggetto replica che, dopo essere giunto a Napoli, la sua radio ricetrasmittente è andata in panne, così impedendogli di mantenere i contatti radio con il nord. Inoltre, i suoi compagni di squadra sono stati quasi tutti arrestati. Il soggetto aggiunge inoltre di contare sull'aiuto dell'organizzazione di Ioele. In cambio, avrebbe aiutato Ioele a spedire informazioni politiche al nord. Ioele accetta (nei giorni seguenti, Gallitto presenta Locatelli a Ioele. I tre discutono del viaggio clandestino di Locatelli al nord e del suo successivo ritorno a Napoli, cfr. l'interrogatorio di Locatelli, nda). […] Il 15 dicembre 1944, il soggetto è arrestato dai carabinieri e dall'Fss (Field security service) britannico e condotto al Centro per il Controspionaggio di Napoli (ma confessa di appartenere ai commandos della Decima Mas solo nel marzo 1945, dopo la cattura di Locatelli e di Ioele, nda). […] Commento del maggiore dei carabinieri Camillo Pecorella, capo del Centro per il Controspionaggio (Sim) di Napoli: […] il soggetto è un giovane colto e intelligente e, constatando che vi sono numerose prove sulla sua appartenenza ai servizi di intelligenza germanici, ha deciso di confessare. […] Il soggetto dovrà essere processato da una corte militare. […]."
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Fino a questo punto la biografia di Gallitto pubblicata da Vikipendia e mai smentita dallo stesso. In privato ho chiesto più di una volta a Gallitto di pronunciarsi su questo capitolo molto oscuro della sua vita: i suoi Camerati del btg. Vega catturati dagli alleati dietro le loro linee venivano rapidamente processati e fucilati, come è dato da vedere nel documentario realizzato dagli alleati dal titolo“Combat Film” nella cava di S. Angelo di Formis (Santa Maria Capua Vetere) mentre il Gallitto è scampato alla fucilazione, pur avendo confessato la sua appartenenza al btg. NP , ai servizi germanici. E’ un punto che deve chiarire l’ex commilitone Gallitto: cosa ha dato in cambio agli alleati per la sua pelle? Il dubbio è lecito in quanto gli alleati sono stati spietati verso i combattenti della RSI che operavano dietro le loro linee.
E già che ci siamo, Gallitto, chiarisci anche l’origine , le motivazioni delle decorazioni che vanti di esserti guadagnate: Medaglia d’argento, Medaglia di Bronzo e Croce di Ferro...
E ancora: considerata la tua sete di poltrone, dietro la "pressione" del tuo caro amico "Caccola" -alias delle Chiaie, per i giovani che non sanno - verso il Comandante Borghese affinchè "cedesse" la Presidenza del Fronte Nazionale allo stesso "Caccola", mi domandavo, allora in Spagna: ma che cazzo vuole sto Caccola....? La Presidenza di un movimento politico ma per farne cosa, dal momento che è ricercato da tutte le polizie d'Europa? Un dubbio che mi ha "torturato" per molti anni...Ma adesso..., vista la tua grande amicizia con il "Caccola", al punto che lo stesso ti consente l'uso della sua associazione "punto zenith" per presentare i libri della Decima Mas, mi domando se non si trattava di una cessione di poteri per conto terzi, ossia che il Caccola agiva per tuo conto, già da allora ambivi ad avere una poltrona dove si fosse seduto il Comandante Borghese...E di poltrone ne hai fatta una collezione: Montecitorio, Campidoglio, INPS, C.S.M....Ti mancava la poltrona più prestigiosa: quella occupata da Borghese quale Presidente dell'Ass.ne Combattenti della Decima Mas e svanito il sogno di occupare quella della Presidenza del Fronte Nazionale - il cui rifiuto costò ragionevolmente la vita al Comandante della Decima Mas - alla tua giovane età di quasi 90 anni...Come combattente della RSI mi vergogno di considerarti un mio commilitone - anche se non nella stessa arma - dal momento che non hai avuto alcun tentennamento nel citare in giudizio i tuoi commilitoni decumani per rivendicare la poltrona di Presidente dellìAss.ne Decima Mas... Una personalità, la tua, degna di essere analizzata da un equipe di psichiatri...E anche quella dei tuoi scarsi seguaci. Non vale più la pena seguire le bizze di un novantenne megalomane arteriosclerotico: alla tua età è pronta una degna poltrona nel cerchio dell'inferno dantesco dove sono condannati gli egoisti, i bugiardi, i falsari e....i traditori, se prima di spirare non dai una spiegazione credibile di come ti sei salvato dal plotone di esecuzione alleato. Chiudo così il capitolo Gallitto, certo che il "nostro" Bartolo continuerà imperterrito a "pavoneggiarsi" come degno successore del Comandante Borghese , forte della senilità di quei quattro vecchietti che ancora lo seguono... e anche forte, in sede istituzionale, delle antiche "amicizie" con i rinnegati che fanno capo a G. Fini. Angelo Faccia- Div.GNR-ETNA  

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