20 marzo 2011

150 anni dell'Unità d'Italia








Angelo,

Oggi per me, contrariamente a quanto si fa e si dice in giro, non è assolutamente un giorno di festa, bensì è un giorno di amara riflessione.
Il 23 Marzo del 1919 ci fu la fondazione dei Fasci di Combattimento, in Piazza San Sepolcro, Milano ... qui si celebrò la nascita della vera Italia. All’ultimo di quella gloriosa giornata, tutti intonarono “ Giovinezza” nella sua prima versione ... ( ne esistono altre quattro ).

Quegli anni si inneggiava alla giovinezza. Dopo una guerra disastrosa,che aveva allontanato per sempre il “ Magnifico seme della unità d’Europa”, guerra voluta dalle solite Francia ed Inghilterra ai danni della nascente Europa, dopo che “ L’italietta” aveva tradito la “ Triplice Alleanza “ schierandosi con i nemici dell’Europa.

L’Italia, grande, forte imperturbabile nei secoli, fu voluta e fatta il 28 Ottobre del 1922 dagli stessi che a Milano il 23 Marzo del ‘19 cantarono “ Giovinezza”.

Al Signor Presidente del Consiglio, nonchè al Signor Presidente della “ cosiddetta” Repubblica Italiana nata dalla resistenza propongo di far comporre ai più grandi “Artisti” di Stato un Inno dal titolo “Rassegnazione” che rappresenti finalmente l’anima degli italiani; quell’anima che dopo molti decenni di “duro lavoro” di depistaggi, di denigrazione del nostro spirito, di ignoranza iniettata forzatamente nelle nostre vene dagli scherani dei nostri sempiterni “ Liberatori” d’oltre oceano.
Tale Inno alla nuova Italia dovrà contenere ed esprimere il più totale ossequio a tutto ciò che è contro natura all’uomo libero, dovrà contenere tutti i salamelecchi ai nuovi imperatori d’oltreoceano, ed in più dovrà decantare le nuove attitudini del popolo italiano, come il leccaculismo, il rispetto verso i potenti, l’annullamento per decreto di venti secoli di storia.

Questo spero sia il nuovo inno che vada a a sostituire sia quello “Legale” il massonico “Il canto degli Italiani” sia quello della Nuova Italia “Giovinezza”, oramai scordato, senza senso e alquanto “inopportuno”.

Angelo, diamoci da fare per suggerire ai “Dotti di Stato” le parole per il nuovo Inno.
Santino

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